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Il turno delle 22


di Daytona
19.09.2023    |    48    |    0 6.0
"Quella sera ne avevi uno un po’ più attillato del solito, lo avevo già notato perché notavo il tuo zoccolo di cammello ben in evidenza..."
Lavoriamo nella stessa fabbrica da dieci anni, io magazziniere tu operaia e non mi ero mai avvicinato a te.
Io come sempre riservato (ma non timido) tu che come sempre che sembri timida.
Sembra quasi tu ti voglia nascondere, più di una volta ti ho fatto qualche complimento dicendoti che adoravo le donne Curvy, ma finiva lì, tra una risata ed un caffè.
Poi è scattata in me la molla.
Era il turno di sera,
come sempre per comodità tu indossi i tuoi leggings, sempre neri.
Quelli che quando ti abbassi lasciano sempre vedere l’intimo che indossi.
Quella sera ne avevi uno un po’ più attillato del solito, lo avevo già notato perché notavo il tuo zoccolo di cammello ben in evidenza.
Sarà che forse ti fissavo troppo mi venne un cazzo duro come non mai.
Non guardare troppo che poi ti sale la pressione! mi dicesti, subito presi la palla in balzo e risposi : beh di questi tempi di magra…
-come un uomo sposato ed attraente come te in magra?
-sarà, ma non è periodo ne fuori, ma peggio a casa…
-lei non ti soddisfa?
-si ma dopo anni sai… ci vuole pepe…
-chi lo dici io da quando ho messo chili dopo la gravidanza neanche mi guarda…
-non ci credo! Avrai anche messo su peso ma sei una donna che ancora provoca effetti…
-ho notato! (mi dicesti ammiccando alla mia patta).
Detto questo ridemmo e ritornammo a lavoro.
Staccammo alle 22, fuori all’esterno del parcheggio ritornai sul discorso e dissi:
-questa sera farò fatica ad addormentarmi…

Arrivo a casa mi lavo e mi metto a guardare la tv, come al solito non ho sonno i turni sono così…
Mi arriva un messaggio sul telefono.
: ancora sveglio?
: si non ho sonno
: spero non per colpa mia
: anche 
: dai scemo sai che scherzo
: tu ridi ma chi meglio di noi potrebbe essere indotto a tradire?
: dici?
: beh si
: lavoriamo e sgobbiamo, cerchiamo il partner ma non veniamo ricambiati…
: beh hai ragione ma con i figli, il tempo è poco…
: che centra? Ci sono gli straordinari le cene della ditta…
: beh ora vai a dormire altrimenti l’aria si surriscalda.


Passano 2/3gg di silenzio
poi stessa situazione la ritrovo lì a 90 e le dico: allora lo fai apposta, questa sera neanche l’intimo?
- certo che hai una faccia come il culo a farmelo notare,
-beh se non lo metti sai che lo noteranno e forse ti fa piacere.
- allora devi sapere che il piacere c’è…
mi lanciai e le proposi: ti aspetto in pausa da 10min alle 21 in magazzino.

Non pensavo avresti accettato.
ti vedo arrivare e senza fiatare ti portai dietro una scaffalatura, avevamo ormai ,meno di 10 minuti.
Ci baciammo con tale passione che mi venne un cazzo duro come non mai.
Le nostre mani si esploravano, infilai la mano dento i tuoi leggins ed esclamai : lo vedi che avevo ragione, non hai le mutandine…
-stupido l’ho fatto apposta…
Detto questo due mie dita erano già nella sua figa che colava di ormoni,
le tirai fuori e le passai prima tra le mia e poi tra le tue labbra,
mi tirò fuori il cazzo ed inizio una lenta sega che io ricambiavo con un ditalino, ma tutto venne interrotto dalla sirena di fine pausa…
Avvisa tuo marito che questa sera farai straordinari, seguimi con l’auto quando usciamo le dissi …

Durante il lavoro ti scrissi che se ti andava di approfondire il discorso potevamo approfondirlo in motel,
Ok ti seguo dopo il lavoro la sua risposta.
Ormai non avevo dubbi lo avremmo fatto.
Arrivammo in motel scesi dalla mia auto e raggiunsi la sua, raggiungemmo insieme la reception prendemmo la chiave e salimmo in camera.
LI riprendemmo il discorso che avevamo lasciato…
Le tirai giù i leggings ed annusai tutti i tuoi ormoni ormai erano zuppi, quando li sfilai formarono un velo di bava…
già li esplodevi sulla mia bocca come una ragazzina, non avevo dubbi che facessi sul serio avevi due capezzoli che stavano per esplodere.
Mi chiedesti di continuare ed obbedii.
In un attimo la situazione si ribalta incominciasti a leccare la mia cappella con una maestria mai vista prima.
Partisti dalle palle per salire sull’asta finendo sulla cappella…
Non riuscivo a trattenermi volevo averti, ma c’era un problema entrambi non eravamo preparati e non avevamo preservativi…
ma ho voluto correre il rischio.
Entrai dentro di te con una spinta così forte da farti urlare, poi mi dicesti di non fermarmi…
Ecco che ti sento venire ancora una volta.
Mi fermo devo prendere fiato….
Fu lì che mi chiedesti una cosa…
-Lo hai mai fatto da dietro?
-Io si ma perché me lo chiedi?
-perché potresti esplodere li se vuoi…
non me lo feci ripetere dopo averti posseduto a smorza candela ti appoggiai alla sponda del letto ti allargai
le gambe sollevandole e mentre mi dicevi di non averlo mai fatto in quella posizione, io ti risposi che volevo guardarti godere, entrai piano, eri calda ma umida.
Sapevi il fatto tuo e stringevi il mio cazzo ad ogni spinta.
Li guardandoti negli occhi e stringendoti il volto esplosi dentro di te…
Stremati sul letto ci riprendemmo un attimo…
Ritornando alle nostre vite di sempre più felici di prima.
Ma scopando a dovere quando la voglia ci assale sempre senza impegni…
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